TIM innova con una strategia articolata e dinamica. Sii come TIM.
Numerose aziende stanno sempre di più adottando approcci da investor per gestire i cambiamenti in atto e per capitalizzare al massimo sulle opportunità di mercato sempre più accessibili.
Non esiste una formula magica ma esistono sicuramente best practices validate che funzionano e cha hanno funzionato in passato. In Italia, TIM Ventures, la società di Corporate Venture Capital di TIM, spicca come esempio virtuoso di un approccio innovativo e che a nostro avviso costituirà sempre di più un modello vincente che ogni azienda ha la possibilità di adottare.
I classici del CVC
Secondo uno studio elaborato dalla British Private Equity and Venture Capital Association (BVCA) esistono molti modelli operativi che le corporations tendono ad adottare per svolgere attività di Corporate Venture Capital. Ogni modello ha dei vantaggi e svantaggi intrinseci. Andiamo ad approfondire i tre modelli più diffusi.
Direct Investments
la società svolge direttamente gli investimenti, senza un veicolo ad hoc ma direttamente dal balance sheet. In questo caso, alcune delle risorse aziendali operano come investment team. Il modello è estremamente semplice e diretto ma spesso il processo decisionale veloce e snello necessario in ambito VC non corrisponde con le logiche gerarchiche di una corporation più strutturata.
Internal Dedicated Fund
La corporation crea un veicolo ad hoc esclusivamente dedicato per gestire un portfolio di investimenti radicato in una chiara strategie di investimento. Il veicolo tendenzialmente prende la forma di un SGR, SICAF, Srl oppure Spa. Il team ha un discreto livello di libertà e combina in modo funzionale risorse interne all’azienda con risorse provenienti dal mondo startup e VC.
External Fund
La corporation si pone come Limited Partner di un fondo di investimento gestito completamente da terzi. Essa è uno dei tanti investitori nel fondo e beneficia di gestori professionisti che hanno una investment thesis di solo allineate con la strategia della corporation.
La scelta di un approccio piuttosto che un altro dipende da numerosi fattori, tra cui lo scopo strategico degli investimenti, il costo di struttura e la sofisticazione della corporation all’utilizzo di strumenti di investimento strategici. BVCA illustra questi punti nella Guide to Corporate Venture Capital:
Il Modello Tim Ventures
Andiamo nel dettaglio a capire come Tim Ventures sia un ottimo case study di veicolo funzionale e ben strutturato per capitalizzare al massimo i ritorni sull’innovazione. Esso infatti combina alcuni elementi del CVC per attivare la propria esposizione al settore tech. Ma iniziamo dalle basi:
Verticali di interesse
Tim Ventures è estremamente specifica sul tipo di verticali di interesse: applicazioni enterprise, digital life and telecommunication con particolare attenzione alle tecnologie cloud, IoT, cybersecurity e payments. Da qui si può iniziare a dedurre che Tim Ventures ha un forte allineamento con il Gruppo TIM e l’idea è proprio quella di supportare e accelerare l’innovazione all’interno del gruppo.
Startup Stage
Non specificano necessariamente lo stadio di sviluppo delle startup in cui hanno investito. Mirano a coprire progetti sia in fase seed che later stage: questo è uno dei vantaggi del CVC costruito all’interno di un grande gruppo. Dove i VC classici tendono ad essere focalizzati su uno stadio di sviluppo, la corporation può permettersi di visionare deals in fasi diverse in modo da valutare quale sia il fit migliore con gli obiettivi strategici a lungo termine.
Investimenti diretti
Tim Ventures riporta cinque degli investimenti completati. Possiamo iniziare a delineare la strategia di portfolio e dedurre che non solo Tim Ventures è sensibile ai macro trends in via di sviluppo (digital payments, remote classrooms) ma anche a temi molto vicini al loro business diretto (accessibility e telecommunication).
- Satispay: pagamenti digitali smart via App
- Weschool: piattaforma per lezioni in digitale
- Askdata: big data analytics per query snelle e intuitive
- Pedius: app di sintesi vocale per persone non udenti
- Wiman: Wireless hotspot in un network globale
Fondi Esterni
Una particolarità interessante è che Tim Ventures non solo investe direttamente in startups ma ha adottato anche un approccio di diversificazione diventando Limited Partner in fondi tecnologici già esistenti: questo permette a Tim Ventures di essere esposta a un numero maggiore di progetti innovativi selezionati e gestiti da esperti di settore:
- Northgate Capital: società di Private Equity, Venture Capital e Mezzanine Finance con esposizione globale e $4.3bn AUM. Grazie a questa mossa Tim Ventures è indirettamente esposta a success stories come 23andMe, AirBnB, Dropbox, Slack e moltissimi altri.
- United Ventures: United è uno dei maggiori player nel settore VC in Italia. Insieme hanno lanciato nel 2020 UV T-Growth, fondo di VC che ha raccolto EUR 150m con l’idea di investire nelle startup late stage in Italia ed Europa.
Bisogna essere TIM per approcciarsi al CVC?
Tim Ventures rappresenta un ottimo esempio di come una corporation ha strutturato una strategia innovativa, razionale e articolata. Questo le permette di esporsi a numerosi settori e essere all’avanguardia su trends, prodotti e servizi funzionali al core business.
A nostro avviso questo modello rappresenta un esempio estremamente replicabile e ricco di benefici per ogni tipo di azienda. Il CVC ormai è sdoganato e ha la potenzialità di avvantaggiare le aziende e gli imprenditori che guardano all’innovazione.